Di tutto un po': per riflettere sul mondo del whisky (e non solo), ma anche per ridere
da Tobacco ven mar 28, 2014 3:11 pm
La prima cosa che senti dire è che un Whisky o un distillato in generale non è come il vino, non matura ulteriormente in bottiglia.
Da buon neofita mi chiedo se questo può risultare vero o se è un mito da sfatare (o da sfatare in parte).
Mettiamo il caso di un distillato del 1970 e imbottigliato nel 1980, un 10 yo insomma, questa bottiglia viene aperta oggi, non è cambiato proprio nulla a distanza di 30 anni? sicuramente un non so che di odore di chiuso (non per forza malvagio) c'è ma per il resto?

Mi piacerebbe sapere come la pensate voi tutti, dal mega tecnico del distillato al semplice bevitore come me.

Un saluto

Tob.

p.s.: spero sia la sezione giusta! :roll:

[...]
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da angelshare ven mar 28, 2014 3:28 pm
se ne è discusso varie volte, non ricordo il posto.
Comunque, c'e' chi dice di si (personaggi eminenti come Samaroli e Valentin) e c'e' chi dice di no.
Io ho posizione mediata.
In generale tutti dopo l'imbottigliamento hanno bisogno di stare li a riposare qualche mese, in particolare se sono abbassati di gradazione e vat di piu' botti ma in generale penso, al netto di cattiva conservazione
1) Filtrati a freddo: non evolvono
2) Altri: un po' di ossidazione è inevitabile, quindi qualcosa anche se poco cambia. Gli sherry monster con oloroso e PX, in quanto comunque contengono vini che migliorano con ossidazione, potrebbero avere evoluzioni positive

In generale le acqueviti fanno anche maturazioni in vetro anche per anni, ma sono ossidazioni diverse, in vasche di vetro molto grandi.

In generale, non vi è controprova a distanza di anni, cambia il tuo fisico, cambiano le percezioni. Le bottiglie molto vecchie appena aperte in molti casi sanno di "chiuso" (cassetto chiuso, cantina) e in molti casi non svanisce neanche lasciandole aperte.

Davide Terziotti
angelshare.it
Notizie e curiosita' dal pianeta whisky
da I love Laphroaig ven mar 28, 2014 3:37 pm
Concordo con Davide, se ne è discusso più volte.
Diciamo che nel senso comune (cioè quello del vino) per evoluzione si dovrebbe intendere una certo miglioramento del prodotto, un arricchimento, una maggiore complessità, ecc.
Allora, passato il periodo necessario per fare stabilizzare il prodotto non è sicuramente l'ossidazione che lo può migliorare (primo perché in bottiglia di ossigenazione ce ne è poca e secondo perché semmai andrebbe a peggiorare il prodotto - ma questa è una mia considerazione personale).
Quindi la domanda che dovremmo farci dovrebbe essere: "E' possibile che le singole componenti aromatiche del whisky, interagendo tra di loro nel corso degli anni in bottiglia, possano fare emergere aromi terziari? E se sì quali sono e quali regole - se possibile - si possono individuare?".
Io sono dell'idea che nulla di evidentemente migliore possa essere generato all'interno di una bottiglia con circa il 50% di alcol, sicuramente questo vale per gli whisky moderni dove la stabilità del prodotto porta a percorrere strade molto strette. Magari vale sugli whisky vecchi, ma l'aroma di cassetto chiuso non lo considero un plus.
Mi piacerebbe conoscere il pensiero di Giorgio.

Claudio Riva 8-)
I love Laphroaig, www.laphroaig.it
WhiskyClub Italia, www.whiskyclub.it
da Tobacco ven mar 28, 2014 3:55 pm
Si io intendevo infatti una piccola evoluzione, un leggero miglioramento più che una nuova maturazione.
Certo se dovesse avvenire un'evoluzione forse sarebbe impercettibile al di là dei vari wood finishing.

Dopo la risposta di Davide sono andato sul sito di Samaroli e ho scaricato il catalogo e in punto riporta ciò:
[...]
Su ogni bottiglia Samaroli troverete sempre:
• l’anno di “nascita” del barile,
• l’anno di imbottigliamento, il luogo comune che il distillato non evolva in bottiglia è un falso storico,
• il numero di bottiglie ottenute dal singolo barile,
• il numero della singola bottiglia.
[...]

Grazie delle risposte.

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da angelshare ven mar 28, 2014 4:06 pm
sull'ossidazione io sono meno pessimista rispetto al presidente. Un sacco di prodotti ossidandosi cambiano anche in meglio. Molti vini fortificati ad esempio e, non ultime, ad esempio le barley wine, che sono fatte con la stessa materia prima. Ovvio che si parla di un prodotto quasi inerte e non con lieviti e zuccheri ancora vivi...
Penso non sia un male non avere la controprova.
Ecco l'ho trovato
http://www.maltmaniacs.net/e-pistle-200 ... aturation/

Davide Terziotti
angelshare.it
Notizie e curiosita' dal pianeta whisky
da KitKot mer apr 15, 2015 9:22 pm
Per quanto ho appreso da voce altrui, il whisky non matura una volta in bottiglia.
Personalmente non ho potuto sperimentare, quindi non posso garantire che quanto mi è stato riferito - seppur da persona autorevole - sia verità indiscutibile.

Purtroppo la mia memoria difficilmente si ricorda con minuziosa dovizia il gusto di una bottiglia di malto assaggiata 20 anni addietro, rispetto ad una bottiglia dello stesso prodotto e stesso cask, degustata oggi. Devo anche confessare che sia il mio olfatto che il mio gusto non sono particolarmente affinati e sensibili.

Di certo Silvano Samaroli è persona competente in materia: data la sua esperienza più che quarantennale, sarebbe utile chiedergli delle precisazioni in merito. Basandomi sulla mia modestissima esperienza posso solo affermare che, una volta aperta la bottiglia, il whisky subisce dei cambiamenti: in taluni casi, a mio avviso, migliorativi: il whisky si "ammorbidisce" e si arrotonda specialmente per i full proof che mi è capitato di assaggiare ed i quali, appena aperti, risultavano troppo aggressivi.
da Lorenzo_P mer apr 15, 2015 11:11 pm
KitKot ha scritto:Per quanto ho appreso da voce altrui, il whisky non matura una volta in bottiglia.
Personalmente non ho potuto sperimentare, quindi non posso garantire che quanto mi è stato riferito - seppur da persona autorevole - sia verità indiscutibile.

Purtroppo la mia memoria difficilmente si ricorda con minuziosa dovizia il gusto di una bottiglia di malto assaggiata 20 anni addietro, rispetto ad una bottiglia dello stesso prodotto e stesso cask, degustata oggi. Devo anche confessare che sia il mio olfatto che il mio gusto non sono particolarmente affinati e sensibili.

Di certo Silvano Samaroli è persona competente in materia: data la sua esperienza più che quarantennale, sarebbe utile chiedergli delle precisazioni in merito. Basandomi sulla mia modestissima esperienza posso solo affermare che, una volta aperta la bottiglia, il whisky subisce dei cambiamenti: in taluni casi, a mio avviso, migliorativi: il whisky si "ammorbidisce" e si arrotonda specialmente per i full proof che mi è capitato di assaggiare ed i quali, appena aperti, risultavano troppo aggressivi.


Non mi ricordo se ne avessimo già parlato in altri thread (ma mi pare proprio di si), e so che fa poco testo, ma ho dato fondo a fondi (notare il gioco di parole :lollol: ) di varie bottiglie vintage che erano aperte ad occhio e croce da quando sono nato io.. e francamente non ho notato terrificanti differenze nè nei whisky (robaccia, Ballantine's, J&B) né in altri distillati (sambuche, genepy, mirti, brandy, maraska e similia).

Alcuni al massimo hanno manifestato una maggiore viscosità, i sapori sono variati in modo relativo e non necessariamente in modo negativo anzi.. la roba in questione è sempre stata conservata in cantina, lontano da fonti di luce diretta solare, ergo credo che noi che conserviamo l'amato distillato in modo più o meno maniacale non dovremmo farci troppe seghe mentali sulla durata, mi preoccuperei giusto delle bottiglie di 2/3 vuote.. ma se le si sta bevendo è molto probabile che arrivino alla loro fine ben prima che possano effettivamente variare di sapore, a meno che per qualche ragione non ce ne dimentichiamo. Cosa difficile qua dentro :lollol:

In ogni caso buon uomo, è apprezzabile che tu non apra nuovi thread su argomenti già trattati (anche se qua siamo al limite del cosiddetto necro-posting :geek: ), ma come rito sarebbe bello conoscerti un po' di più nell'apposita sezione dei nuovi arrivi ;)

da bob sbaly mer apr 15, 2015 11:42 pm
Lorenzo_P ha scritto:

Non mi ricordo se ne avessimo già parlato in altri thread (ma mi pare proprio di si), e so che fa poco testo, ma ho dato fondo a fondi (notare il gioco di parole :lollol: ) di varie bottiglie vintage che erano aperte ad occhio e croce da quando sono nato io.. e francamente non ho notato terrificanti differenze nè nei whisky (robaccia, Ballantine's, J&B) né in altri distillati (sambuche, genepy, mirti, brandy, maraska e similia).

Alcuni al massimo hanno manifestato una maggiore viscosità, i sapori sono variati in modo relativo e non necessariamente in modo negativo anzi.. la roba in questione è sempre stata conservata in cantina, lontano da fonti di luce diretta solare, ergo credo che noi che conserviamo l'amato distillato in modo più o meno maniacale non dovremmo farci troppe seghe mentali sulla durata, mi preoccuperei giusto delle bottiglie di 2/3 vuote.. ma se le si sta bevendo è molto probabile che arrivino alla loro fine ben prima che possano effettivamente variare di sapore, a meno che per qualche ragione non ce ne dimentichiamo


i whisky cambiano, mazza se cambiano...soprattutto se mal conservati, o lasciati in bottiglie
semivuote...Ho bevuto (come già detto altrove...) uno Springbank 10 yo 100 proof a fine bottiglia...ed
era semplicemente imbevibile...!! Diverso è il discorso se la boccia è piena e chiusa...anche se il
classico "sapore da chiuso" alla lunga salta fuori....!!
Comunque, attento a non fare confusione: il brandy è un distillato, mirto e genepy infusioni
idroalcoliche; la sambuca un misto dei due (distillano i semi di anice stellata, e poi fanno un'infusione
in alcool degli oli ricavati...)

:slainte:

Whisky is like sex:
when it's good, it's good
when it's bad, it's still pretty good
da Lorenzo_P gio apr 16, 2015 2:10 pm
bob sbaly ha scritto:i whisky cambiano, mazza se cambiano...soprattutto se mal conservati, o lasciati in bottiglie
semivuote...Ho bevuto (come già detto altrove...) uno Springbank 10 yo 100 proof a fine bottiglia...ed
era semplicemente imbevibile...!! Diverso è il discorso se la boccia è piena e chiusa...anche se il
classico "sapore da chiuso" alla lunga salta fuori....!!


Penso il discorso valga per svariati mesi o qualche anno. Il Caol Ila 12 che avevo da grossomodo un anno (e che si è passato almeno gli ultimi 4-5 mesi ad essere centellinato ben oltre i 2/3 di bottiglia), una volta fatto secco lo scorso Febbraio era buono come appena aperto.

Poi forse azzardo l'ipotesi che cask strenght o comunque whisky particolarmente alcolici potrebbero essere quelli più soggetti ad ossidazione causa maggiore proporzione di alcool, conseguentemente abbassandosi il grado alcolico che so da 58 a 55° probabilmente altera il sapore molto più che un normale 40° che passa a pochi gradi di meno.

Il punto rimane un altro.. davvero in questo forum durano bottiglie ridotte ad 1/4 per 1 o più anni? :lollol:

bob sbaly ha scritto:Comunque, attento a non fare confusione: il brandy è un distillato, mirto e genepy infusioni
idroalcoliche; la sambuca un misto dei due (distillano i semi di anice stellata, e poi fanno un'infusione
in alcool degli oli ricavati...)

:slainte:


Si hai ragione, avrei dovuto semplicemente dire liquori vari :picchiatesta:

da Tobacco gio apr 16, 2015 2:15 pm
Lorenzo_P ha scritto:
Il punto rimane un altro.. davvero in questo forum durano bottiglie ridotte ad 1/4 per 1 o più anni? :lollol:




Quanta verità! :aa:

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