Di tutto un po': per riflettere sul mondo del whisky (e non solo), ma anche per ridere
da bob sbaly mar feb 24, 2015 5:55 am
Prendo spunto dallo slogan di una vecchia campagna della Chivas per esternare un dubbio che mi
arrovella da tempo (effetti del lavoro notturno... :o.O: ): veramente l'invecchiamento è così
importante?...e soprattutto: in un whisky diciamo "maggiorenne" c'è un effettivo ritorno di qualità
corrispondente al maggior esborso relativo?
...Premesso che non ho assaggiato molti whisky sopra i 16 anni, e nessuno sopra i 21, questo dubbio
deriva da precedenti non proprio felici esperienze con 18enni (whisky, non ragazze... :oops: )
Glenfiddich 18 - assaggiato in distilleria in verticale con 12 e 15 Solera: leggero e bevibile, ma piatto e
monocorde, privo di spessore, con qualche accenno di frutta e spezie rovinato dal finale breve ed un pelo legnoso!...Il peggiore dei tre!!!
Aberlour 18 - degustato in distilleria assieme a 12, 16 Sherry e Bourbon cask, A' bunadh 45: rotondo
e cremoso, ma poco corposo, quasi meno "sherried" del 12; qualche zuccherino ed uvetta, si spegne
progressivamente nel finale...decisamente il meno interessante!!!
Highland Park 18 - provato al MWF: torba dolce e leggera, miele e fumo di legno, malto, un po' di
sherry salmastro...tutto molto HP, ma corpo leggero, naso che sparisce subito, ed un finale che presenta
toni di ...fiammiferi spenti!!!...Quasi meglio il 12!!
Talisker 18 - offertomi da un amico: amo questa distilleria, ma dopo aver apprezzato enormemente
10 e 57 North, mi aspettavo un "improvement" notevole...ed invece...nada! A parte i classici pepe, torba
e salinità marina in versione ammorbidita, qualche nota di legno in più...
Per non parlare di Old Pulteney 21 - Oddio, in distilleria me l'hanno versato in un bicchierino di plastica
(non era un tour... :giu: ), ma ciò che distinguevo nel mare di tannini era un tocco di mela verde a fare
capolino dalla base marina tendente al secco...meglio il 12!!!
Unica eccezione: Laphroaig "la Pagoda": stupendo, meglio dei vari OB!!! ( :aa: :aa: )
...Ora, sono io sfortunato negli assaggi, o veramente preferisco whisky giovani e vivaci, frizzanti ed
aggressivi?...La permanenza prolungata nel legno dona rotondità e morbidezza, profondità ed eleganza,
ma forse non limita aromi e sapori tipici di ogni singola distilleria?..Certamente molto dipende dal tipo
di botte usato, ma il dubbio che troppi tannini (o troppa vaniglia, o troppo sherry...) possano in
qualche modo cambiare eccessivamente il carattere del malto mi rimane...E soprattutto che non ne
valga la pena a livello qualità/prezzo...
...A voi...e ad altri assaggi la parola!!!...

:slainte:

Whisky is like sex:
when it's good, it's good
when it's bad, it's still pretty good
da I love Laphroaig mar feb 24, 2015 8:44 am
Ma guarda, 8 giorni fa ad Edimburgo eravamo rimasti con gli ultimi spiccioli prima del rientro e ci siamo fatti un giro di imbottigliamenti base delle distillerie, diciamo 10-12 anni a gradazione 40-46 massimo, tutti dram da 3-4 £. Molto sorprendente il naso, davvero affascinante e ben costruito tanto da farci chiedere perché abbiamo smesso di assaggiare questi prodotti, poi in bocca delusione.
Resto dell'idea che la torba rende bene tra 8 e 12 anni, non è una regola ma è difficile trovare botti così fortunate da dare il meglio a 18 anni. Lo Speyside è un poco diverso, i tuoi commenti parlano di delusioni anche in questo caso, non posso convincerti del contrario ma evidenzio che il 18 anni di solito ha un livello di complessità che gli altri giovani non potranno mai avere, il che corrisponde più o meno a un appiattimento dei picchi delle emozioni a vantaggio di uno spettro più ampio. Un maggiorenne ben fatto rende meglio in degustazione solitaria che non alla fine di una batteria di 4 o 5 assaggi a meno che non si inverta l'ordine di degustazione (partendo dal più blasonato) e allora vedi che sorprese.
L'età conta?? Se perdiamo anche questo addio Scozia. Resta che chi ha promosso questo slogan oggi sembra crederci un po' meno e di avere intrapreso la stessa strada degli altri.

Claudio Riva 8-)
I love Laphroaig, www.laphroaig.it
WhiskyClub Italia, www.whiskyclub.it
da angelshare mar feb 24, 2015 12:33 pm
Non so se è la suggestione, il fatto che si usassero materie prime diverse o si mettesse più malto vecchio nell'assemblaggio, ma di certo mi è capitato bere dei vecchi 8 anni assolutamente corposi, cosa che mi pare manchi oggi. Chi c'era a Pavia si ricorderà il Glen Grant 8 anni...ed erano a 40 gradi.
Gli invecchiamenti oltre i 12 anni erano sicuramente delle eccezioni, vedi pubblicità del macallan.
Io penso che l'età conti e lo vedo soprattutto da un punto di vista di prezzo, io vorrei sapere l'età anche perché se non conta coi NAS, che comunque pago come se fossero dei 10 anni come minimi, vorrei sapere perché i 20 anni me li fanno pagare uno sproposito. Se l'età conta conta sempre, se non conta non conta mai.
Bob, io penso che oltre i 25 anni sia una eccezione avere, appunto, malti eccezionali. Ma dai 15 ai 25 c'è tanta roba di livello, soprattutto, come diceva Claudio, sul non torbato.

I Single cask giocano partite separate.

Davide Terziotti
angelshare.it
Notizie e curiosita' dal pianeta whisky
da marco77 mar feb 24, 2015 12:57 pm
angelshare ha scritto:Io penso che l'età conti e lo vedo soprattutto da un punto di vista di prezzo, io vorrei sapere l'età anche perché se non conta coi NAS, che comunque pago come se fossero dei 10 anni come minimi, vorrei sapere perché i 20 anni me li fanno pagare uno sproposito. Se l'età conta conta sempre, se non conta non conta mai.

Eh già...

Let’s keep it fun; whisky’s no serious matters (unless you have to make a living out of it, or if you down way too much of it). Serge Valentin
da Lorenzo_P mar feb 24, 2015 3:25 pm
a me purtroppo mancano un sacco di parametri, ma per quel poco che ho potuto sentire io, mi è sembrato che se un torbato giovane ti piace per freschezza o intensità, più sale di anzianità più "perde" intensità di torba, cambiando tanto (non necessariamente in peggio ovviamente).
Esempio io adoro il Caol Ila 12, il 18 non mi ha entusiasmato particolarmente (buono, ma se poi si considera il prezzo per quello che piace a me il 12 ha un q/p superiore); il 25 era molto buono, stra-bevibile ma ormai era come fosse stato "domato" e non mi dava più la botta del 12 (che alla fine è quello che mi piace del Caol Ila). Molto buono, ma non è quello che cerco.
Ho provato anche un DE moscatel finish mi pare 1991 o '93) ed invece quello manteneva la freschezza più la finitura vinosa del moscato e finirà in whishlist. Salvo poi considerare che è un 10 o 12+6 mesi (credo) che paghi quasi il doppio del 12 base, vabbè. Tant'è che poi mi sono preso il 14 IB by Hidden Spirits perché addirittura esalta i tratti che mi piacciono del Caol giovane, pur avendo un paio d'anni extra sul groppone.

Per i non torbati forse il discorso è diverso, ad esempio se non costasse uno sproposito una boccia di Glenlivet XXV me la terrei volentieri in esposizione (perché se la aprissi poi metterei in esposizione l'astuccio di legno con bottiglia vuota in pochi mesi, al che farebbe comunque la sua figura ma le mie tasche piangerebbero :lollol: ), il 18 è anch'esso molto interessante ed equilibrato e sicuramente superiore al 12 (che è il mio daily e sapendo che lo levano mi girano un po' le scatole, visto il prezzo ne farò scorta al che temo il 18 se non lo levano finirà col diventare il daily).

Discorso diverso per Glenmorangie, anche qui preferisco i più giovani (10, 12 lasanta), salendo sono rimasto relativamente deluso, ancor prima di saperne il prezzo. Sarà il corpo che non mi quaglia e che con l'aging diventa ancora più sottile, non lo so.. non saprei i vari ealanta e company (ho presente solo 10, 12 lasanta 18 e 25 ob). Ma come sempre, de gustibus.

Quanto al prezzo/età.. guardavo giusto l'altro giorno Whisky.com dove spiattellava i costi di "mantenere a dormire" le botti per x anni che sono assolutamente irrisori (poi illuminatemi in caso contrario) ergo in effetti sembra che l'età conti solo quando fa comodo a loro.. sembra che stiano cercando di eliminare i 10/12 ob in favore di NAS per farti pagare di più qualcosa che gli viene a costare molto meno (o per permettergli tempi di reazione più brevi in caso di variazioni di mercato), per poi dire "oh la roba più anziana che è più buona costa ancora di più".. marketing for the win.

da Tobacco mar feb 24, 2015 6:13 pm
angelshare ha scritto:Non so se è la suggestione, il fatto che si usassero materie prime diverse o si mettesse più malto vecchio nell'assemblaggio, ma di certo mi è capitato bere dei vecchi 8 anni assolutamente corposi, cosa che mi pare manchi oggi. Chi c'era a Pavia si ricorderà il Glen Grant 8 anni...ed erano a 40 gradi.


Quel Glen Grant me lo sogno ancora, siamo rimasti tutti stupefatti di quella bottiglia. :ok:

[...]
An old shirt that is stained with blood and whisk(e)y
And goodnight to the street sweepers
The night watchman flame keepers and goodnight to Matilda too

Tom Waits - Tom Traubert's Blues

:slainte: S L A I N T E :slainte:

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da Tobacco mar feb 24, 2015 6:20 pm
Questo post mi ha fatto pensare che in effetti mi capita spesso (o mi è capitato) di bere più spesso malti torbati giovani e sui non torbati di stare più alto d'età, non ci avevo mai fatto caso.

Ammetto che, a parte alcune degustazioni, sono pochissimi i malti oltre i 30 che ho provato.
Mi ricordo bene il glenfarclas 40, il talisker del tasting facile e pochissimi altri.
Sotto i 30 invece è, come di ce Davide, più semplice trovare qualche cosa di interessante: mi ricordo il Glenugie 25 preso da Francesco de "le carovaniere", il glengoyne 21 e 25 al MWF, Auchorisk 21 di hidden spirit, il Benriach 21, e altri e in effetti sono tutti whisky non torbati o poco torbati.

:slainte:

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da Rectichris mar feb 24, 2015 6:43 pm
Per quanto mi riguarda in generale adoro i malti maggiorenni, in quanto li trovo più complessi e maggiormente "gustosi" eccezion fatta per il Talisker, odoro dia il 10 che il 18 in maniera differente e non saprei dire quale preferisco.
Secondo me 18y come Laphroaig, Glenmorangie, Caol ila, Bunnahabhain e talisker appunto, valgono il prezzo del biglietto..
Di 21y ne ho assaggiati pochi... Aberfeldy, glenfarclas sono quelli che possiedo e sinceramente non mi fanno impazzire... Sarei curioso di provare il Bunna XXV

Non c'è mai una seconda occasione per dare la prima impressione
da CaskStrength mar feb 24, 2015 8:32 pm
Considerando l'etichetta di un whisky come il "contratto" fra la distilleria ed il consumatore, il numerello che indica l'età è un fattore importante e fondamentale, visto che permette di avere maggior cognizione (rispetto ad un NAS) su ciò che si sta acquistando. Poi non è necessariamente detto, come risulta anche dagli interventi qui sopra, che all'aumentare dell'invecchiamento aumenti anche la qualità e - soprattutto - il gradimento personale. Occorre provare.

Per rispondere a Bob, non credo tu sia stato sfortunato negli assaggi... può essere che il tuo palato apprezzi maggiormente i malti giovani, non ci sarebbe nulla di male. Per come la vedo io, probabilmente i malti più vecchi e più complessi soffrono maggiormente alcune condizioni di assaggio non ideali e verrebbero più apprezzati, come dice Claudio, in solitaria e con il giusto tempo. Circa gli esempi che hai citato, preferisco Talisker 18 al 10 (che pure mi piace un sacco) e HP18 al 12 (qui il divario, in termini organolettici, è più evidente: mentre nel Talisker il profilo è simile, con il 18 che aggiunge ulteriore complessità, l'HP18 non è un semplice "12 migliorato", secondo me).

Piuttosto, sempre relativamente all'età, un mio cruccio è di non avere ancora esperienza sufficiente per azzeccare l'invecchiamento di un single malt alla cieca... voi come ve la cavate, se ci avete mai provato?

Non piangere mai sul whisky versato... (Jack Lemmon, A Qualcuno Piace Caldo, 1959)
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