Di tutto un po': per riflettere sul mondo del whisky (e non solo), ma anche per ridere
da bob sbaly gio apr 16, 2015 12:40 am
Premetto che con questo post non intendo criticare i "raters" (né i "reviewers"...)!...Anzi, mi stanno
simpatici (i "nostri", non le cariatidi tipo JM...), perché hanno il coraggio di esporre le proprie idee ed impressioni (e sistemi di votazione...) al pubblico ludibrio...!! :clap:
Detto questo, da tempo mi chiedo: come poter recensire "con senno e ponderatezza" ( 8-) ) un
whisky (distillato complesso per definizione) solo basandosi sull'assaggio di un misero sample?...
Innanzitutto, un whisky "cambia" spesso e volentieri da un giorno all'altro, specie se appena aperto
(come personalmente sperimentato, con delusioni temporanee annesse... :oops: ), per fattori come
temperatura, ossidazione, esposizione alla luce...E quindi, che whisky c'era nel sample bevuto?...
da una bottiglia appena aperta?...da un "bottle bottom" ( :) )?...pre-imbottigliamento?...(ai super-mega
arrivano sample di questo tipo, no?... ;] )
In secondo luogo, la percezione sensoriale umana varia moltissimo: in base a ciò che si è mangiato,
allo stato di salute, ai bioritmi...(ci sono periodi che sento tutto amaro, altri che mi sembra di avere in bocca una bomba di spezie solo bevendo CocaCola...!!)
Per tutti questi motivi, a mio parere un giudizio su un whisky che sia il più possibile "oggettivo" (ok,
impossibile!...diciamo "soggettivamente oggettivo"... :roll: ) può basarsi esclusivamente su più e più
assaggi, "ritorni sul luogo del delitto" anche a distanza di giorni uno dall'altro!...
Bere sample è ludico, piacevole (altrimenti, perché andremmo alle degustazioni ed ai festival?...),
didattico e "knowledge expanding"...ma non completamente indicativo!!!
Che ne pensate?...

PS JM, dei 1000 whisky assaggiati all'anno, quanti sample userà?...700?...bah!!! :giu: :giu:

PPS Ebbene sì, l'ennesimo turno di notte... :Censured!:

Whisky is like sex:
when it's good, it's good
when it's bad, it's still pretty good
da Tobacco gio apr 16, 2015 12:02 pm
Premesso che il sample non completa la bottiglia va detto (e stra-detto ormai) che a volte è l'unico modo per assaggiare più malti possibili senza spendere un capitale. Argomento già affrontato ma fa sempre discutere.
Per spezzare una lancia a favore dei raters/reviwers mi dicono che il buon Ralphy passa sempre dalle bottiglie che acquista personalmente ( :wowo!!: vero?)
Per me assaggiatore comune i sample restano un modo per assaggiare più malti possibili, senza spendere una fortuna (oppure ritrovarsi con una bottiglia che non ci gusta e che immancabilmente finirà per condire i piatti in cucina); va detto che non cerco di scovare profumi, aromi e odori che altri non sentono, cerco solo di capire ciò che bevo, e comunque preferisco le bottiglie.
Con le bottiglie sono più a mio agio, perché ho tempo per gustarmelo, per "analizzarlo", per capire se è un whisky che può girare spesso sullo scaffale o meno.
Piccola altra cosa: i sample devono essere corposi, 2 cl in una bottiglietta che finirà da qualche parte per qualche mese... non sa da fare, no? Almeno un 5cl.

:slainte:

[...]
An old shirt that is stained with blood and whisk(e)y
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da FedeNovara gio apr 16, 2015 12:16 pm
vi rispondo per quanto concerne la mia attività: io mi riferisco ai sample da 3cl che magari garantiscono un doppio assaggio a qualche giorno di distanza l'uno dall'altro, sono da una parte di Master of Malts, quindi abbastanza garantiti, oppure da sample provenienti da fiere ed eventi, quindi magari un po' meno. Di solito uso bere nello stesso posto alla stessa ora con gli stessi bicchieri e con la medesima acqua. chiaro che il mio voto e la mia valutazione dipendono dal soggetto ma almeno bevo dram diversi senza spendere un capitale che non ho. poi NON fidatevi dei raters, bevete di vostro conto con i vostri pareri. e bevete il più possibile senza angustiarvi del voto!

http://www.iobevotanto.it
Il whisky continua a fare schifo.
da Tobacco gio apr 16, 2015 12:20 pm
FedeNovara ha scritto:vi rispondo per quanto concerne la mia attività: io mi riferisco ai sample da 3cl che magari garantiscono un doppio assaggio a qualche giorno di distanza l'uno dall'altro, sono da una parte di Master of Malts, quindi abbastanza garantiti, oppure da sample provenienti da fiere ed eventi, quindi magari un po' meno. Di solito uso bere nello stesso posto alla stessa ora con gli stessi bicchieri e con la medesima acqua. chiaro che il mio voto e la mia valutazione dipendono dal soggetto ma almeno bevo dram diversi senza spendere un capitale che non ho. poi NON fidatevi dei raters, bevete di vostro conto con i vostri pareri. e bevete il più possibile senza angustiarvi del voto!


Si ma ho guardato ai 94 punti del Brora con ingordigia e a te con gelosia dopo la recensione. Lo voglio anch'io il Brora, ecco! :lollol: :lollol: :lollol:

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da emtc74 gio apr 16, 2015 1:19 pm
In effetti trovo il post assolutamente condivisibile, io appartengo alla schiera di quelli che prendono molto con le molle i punteggi mentre leggo con grande attenzione l'analisi di naso e palato.

Ma anche qui bisogna dire che il distillato cambia con il passare del tempo (alcuni di più, altri meno) e porto un esempio vissuto direttamente, ho avuto modo di bere in diverse occasioni il Littlemill imbottigliato nel 2014 per il SoS e senza allungare troppo il brodo posso dire che questo whisky nell'anno trascorso tra l'imbottigliamento ed i giorni odierni ha subito un'evoluzione interessantissima. Ad esempio le note burrose briosciose dei primi assaggi si son via via evolute ed ora nella bicchiere ci sono anche note ad esempio di radice (rabarbaro su tutte) che inizialmente non c'erano.

Insomma il whisky sembra essere un liquido vivo che si evolve e cambia continuamente, quindi chi scrivere pareri lo apprezzo perché mi fornisce una sorta di guida veloce che trovo utile nell'indirizzare i miei acquisti, mentre volerli certificare con un punteggio lo trovo molto meno utile.
da FedeNovara gio apr 16, 2015 1:27 pm
emtc74 ha scritto:Insomma il whisky sembra essere un liquido vivo che si evolve e cambia continuamente, quindi chi scrivere pareri lo apprezzo perché mi fornisce una sorta di guida veloce che trovo utile nell'indirizzare i miei acquisti, mentre volerli certificare con un punteggio lo trovo molto meno utile.


esatto, io il punteggio lo uso per ricordarmi dei whisky e per cercare di classificarli in qualche modo, normalmente quando leggo le recensioni altrui mi dirigo sulle notes vere e proprie.

http://www.iobevotanto.it
Il whisky continua a fare schifo.
da Tobacco gio apr 16, 2015 2:11 pm
emtc74 ha scritto:Insomma il whisky sembra essere un liquido vivo che si evolve e cambia continuamente, quindi chi scrivere pareri lo apprezzo perché mi fornisce una sorta di guida veloce che trovo utile nell'indirizzare i miei acquisti, mentre volerli certificare con un punteggio lo trovo molto meno utile.


Vero, verissimo, ed è quello che faccio pure io a volte bevendo un whisky, vado a vedere se recensito da qualcuno e guardo le tasting note, giusto come guida.

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da Lorenzo_P gio apr 16, 2015 2:22 pm
Tobacco ha scritto:Per me assaggiatore comune i sample restano un modo per assaggiare più malti possibili, senza spendere una fortuna (oppure ritrovarsi con una bottiglia che non ci gusta e che immancabilmente finirà per condire i piatti in cucina); va detto che non cerco di scovare profumi, aromi e odori che altri non sentono, cerco solo di capire ciò che bevo, e comunque preferisco le bottiglie.
Con le bottiglie sono più a mio agio, perché ho tempo per gustarmelo, per "analizzarlo", per capire se è un whisky che può girare spesso sullo scaffale o meno.
Piccola altra cosa: i sample devono essere corposi, 2 cl in una bottiglietta che finirà da qualche parte per qualche mese... non sa da fare, no? Almeno un 5cl.
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Quoto. Ottimo modo per farsi un'idea se andare o meno su un determinato imbottigliamento.

Tuttavia mi è capitato più di una volta di non capire al primo colpo quanto poi effettivamente il malto in questione mi piacesse (quindi se vogliamo un sample da 3cl rischia col decretare il disinteresse che magari invece mi farebbe rivalutare il tutto con altri assaggi successivi), mentre è altresì vero che tante altre volte è bastata una sorsata per farmi strabuzzare gli occhi.

Diciamo che da un lato a me neofita, i sample sono di aiuto per "andare sul sicuro" in fase di acquisto, dall'altro forse per i taster (lo dovessi fare io) limitarsi ad un solo bicchiere potrebbe essere controproducente.

In fondo non è che so, come recensire dell'hardware (ok, i driver possono fare un po' di differenza ma una scheda video comunque non si mette ad andare miracolosamente il triplo che coi driver precedenti.. salvo cazzate di marketing :D), ci sono in gioco un sacco di variabili..

da Tobacco gio apr 16, 2015 2:34 pm
Lorenzo_P ha scritto:
Tuttavia mi è capitato più di una volta di non capire al primo colpo quanto poi effettivamente il malto in questione mi piacesse (quindi se vogliamo un sample da 3cl rischia col decretare il disinteresse che magari invece mi farebbe rivalutare il tutto con altri assaggi successivi), mentre è altresì vero che tante altre volte è bastata una sorsata per farmi strabuzzare gli occhi.



Vero anche questo, mi è capitato con diversi whisky che al primo assaggio non mi hanno detto molto poi via via che me li sbafavo mi rendevano sensazioni ottime, un buon feeling; questo non significa che non siano buoni, significa solo che talvolta bisogna solo dedicargli più tempo e avere pazienza.
Lo "strabuzzare gli occhi" penso sia ormai capitato a tutti, quel malto da far restare esterefatti, tipo l'irlandese Redbreast CS dell'ultima tasting, il Mizunara o il Mars Komagateke dei tasting giapponesi, oppure il Talisker dei Facili e tanti altri (peccato solo che in questi casi forse mi posso permettere solo il redcreast, centellinandolo :genio: :genio: ).
Ultima modifica di Tobacco il gio apr 16, 2015 2:40 pm, modificato 1 volta in totale.

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da Tobacco gio apr 16, 2015 2:40 pm
Piccola aggiunta: paragono i malti, i nostri amati whisky, come un album musicale e attenzione dico album e non canzone, perché le canzoni sono gli aromi e le sensazioni che ci fanno amare l'artista mentre l'album intero lo completano del tutto.
Ci sono album che hanno bisogno più di un ascolto per capirli, sono quegli album che ci vogliono dire qualche cosa ma non direttamente, devi immergerti, così gli whisky.

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