Ecco qui il mio primo tentativo di degustazione ragionata. Abbiate pietà di un povero novellino
Ore 18:00 Stomaco vuoto, tanta voglia di assaggiare questo Aberlour.
Apertura difficoltosa della bottiglia, il tappo è sigillato da una sostanza gommosa, pare quasi ceralacca. Stappata la bottiglia do subito una sniffata e sento, come alcuni mi avevano accennato, odori di frutti rossi. Ne verso circa 3-4 cl. Il colore è ipnotico, un oro scuro, giallo brunito. Appena versato confermo i primi odori: frutti rossi, amarene sciroppate, la nota sherry è preponderante. Anche solo al naso si sente che è un cask strength.
Lascio 10 minuti a decantare.
Passato questo tempo l’odore si fa persistente, sento quasi della frutta secca, datteri per la precisione. Avverto caramella mou. Tento l’assaggio di una minima quantità a gradazione piena, ma prima però mi sciacquo la bocca con acqua naturale a temperatura ambiente per poter cogliere al meglio i sapori.
Questo sorso è ottimo davvero, confermo ancora una volta i frutti rossi e datteri. Sento delle spezie (paprika?). Mi ricorda un qualcosa del Laph Quarter Cask (sono pazzo?
)
Aggiungo ora qualche goccia d’acqua.
Al naso non mi sembra cambiato un granché, forse solo un pelo più pungente, e lievi sentori legnosi, ma niente di più.
Con l’aggiunta di acqua in bocca mi sembra più corposo, più consistente, quasi cremoso. All’inizio si fa quasi amaro, viene poi fuori la sua dolcezza. Confermo i frutti rossi ma emerge anche un sapore agrumato. Confermo le spezie anche se il pepe mi sembra più forte rispetto a prima. Ho aggiunto pochissima acqua e devo dire che sono soddisfatto così, mi sembra di aver raggiunto un certo equilibrio senza averne sminuito l’essenza. Finale consistente, dolce e speziato insieme, la gradazione secondo me aiuta questa consistenza. Un whisky davvero buono, un ottimo daily dram, penso che se continua ad essere così in casa mia non ne mancherà mai una bottiglia.