Sinceramente non credo ci sia molto da preoccuparsi. A leggere l'articolo sembra che le ripercussioni più evidenti saranno limitate al mercato britannico e si cercherà di non danneggiare l'economia del whisky gravandolo di dazi e tasse aggiuntive.
Dopotutto diciamo le cose come stanno: se le esportazioni in Europa dello scotch whisky verranno aggravate dalle tasse (molto difficile che accada prima di un paio d'anni da quanto dice l'articolo) l'attuale boom del whisky scozzese subirebbe una flessione abbastanza pesante, soprattutto con la prossima frontiera di questo distillato, ovvero l'Irish Whiskey. Quest'ultimo già da anni è in ascesa (+300% negli ultimi 10 anni) e con la prossima apertura di numerose distillerie gli scozzesi rischiano seriamente di dover ridimensionare i loro guadagni.
Non so come andranno le cose, ma so di certo che gli scozzesi faranno fuoco e fiamme prima di rassegnarsi a perdere qualche milione di sterline
Comunque una nota interessante è il contraccolpo che avrà la sterlina, in questo caso con la scusa di una vacanza oltre il Vallo si risparmierebbero diversi soldini

Poi vabbé, sono solo opinioni mie...