Riesumo questo "zombie-thread" perché ci ho pensato molto su, senza però arrivare a farmi una mia idea definita sulla vera differenza (e/o la mia capacità di discernimento…) tra tradizioni/heritage reali e "sani" e storie/leggende indotte dal marketing…!!!
L'unica cosa che mi viene da dire, alla fine, è che il "mercato" (nel senso della media dei consumatori di qualsiasi prodotto) è ignorante: sta a noi decidere (saper decidere…) da che parte stare della conoscenza… o della coscienza…! Amen!!

Riesumo questo "zombie-thread" perché ci ho pensato molto su, senza però arrivare a farmi una mia idea definita sulla vera differenza (e/o la mia capacità di discernimento…) tra tradizioni/heritage reali e "sani" e storie/leggende indotte dal marketing…!!!
L'unica cosa che mi viene da dire, alla fine, è che il "mercato" (nel senso della media dei consumatori di qualsiasi prodotto) è ignorante: sta a noi decidere (saper decidere…) da che parte stare della conoscenza… o della coscienza…! Amen!!

Mi piace questa tua conclusione Bob, è semplice e diretta, ma contemporaneamente profonda. Una massima alla Alce Nero, anzi alla Marco Aurelio.
Come hanno sottolineato anche gli altri (Davide in primis), che cos'è la tradizione se non un'abitudine che prima o poi sarà superata da un altro modo di fare le cose (che a sua volta diventerà la nuova tradizione)?
Le abitazioni tradizionali dell'homo sapiens erano le caverne. Non una buona ragione per vivere ancora in simili condizioni.
I monaci irlandesi del 400 non facevano maturare in botte il loro spirito, che spesso aromatizzavano con spezie ed erbe. Oggi si dà più importanza al legno che al cereale e aggiungere altre sostanze sembra quasi una bestemmia.
Tutto scorre, nulla rimane immutabile. Ciò che chiamiamo tradizione muta più lentamente degli altri costumi, ma anch'essa è destinata ad evolvere, a trasformarsi.
E allora? Apprezziamo ciò che beviamo per quello che è, senza pretendere che sia eterno, apprezziamo la storia, la scienza e l'esperienza contenuta in quel bicchiere, sapendo che in futuro arriveranno altre storie, altre scienze, altre esperienze.

Io sono arrivato a una conclusione che si chiama Kavalan Solist. Una bomba sherrosa che vale come e quanto ben più blasonati concorrenti, che però va detto non ho mai provato cask strength.

Sarebbe interessante comparare un Glenfa o un Glengo 21 CS con un Kevalan Fino; per ora ho provato un Glenfa 21 dopo un Solist Sherry e per ovvie ragioni pareva di bere succo di frutta, anche dopo 10 minuti buoni e abbondante acqua bevuta. Quei CS sui 12-15 anni esistenti sono a mio palato non a quel livello. Aa' facc' 'ra tradizione.

Riesumo questo topic con la bottiglia qui fotografata. Non ho capito bene quando è stato imbottigliato, forse nel 1979? E già allora Samaroli dichiarava che le botti ex sherry erano in via di estinzione, con una percentuale dello 0,25% sul totale. Magari i numeri non saranno esatti, ma trovo sia interessante a livello storico.

Riesumo questo topic con la bottiglia qui fotografata. Non ho capito bene quando è stato imbottigliato, forse nel 1979? E già allora Samaroli dichiarava che le botti ex sherry erano in via di estinzione, con una percentuale dello 0,25% sul totale. Magari i numeri non saranno esatti, ma trovo sia interessante a livello storico.

Un NAS vintage 1971.
Eppoi qualcuno nega che fosse geniale!

Grazie @Gotan , molto interessante.

Riesumo questo topic con la bottiglia qui fotografata. Non ho capito bene quando è stato imbottigliato, forse nel 1979? E già allora Samaroli dichiarava che le botti ex sherry erano in via di estinzione, con una percentuale dello 0,25% sul totale. Magari i numeri non saranno esatti, ma trovo sia interessante a livello storico.

Glen Garioch 1971 venduta oggi da Bolaffi a 7.500€ + diritti d'Asta con Base di Partenza a 3.000€


Presa tu?

Beccato la fotografia l'ho presa dal catalogo, ho seguito l'asta per curiosità. Le bottiglie di Samaroli sono sempre più ricercate e pagate.