Se parliamo di qualità intrinseca, nulla da eccepire: se Claudio dice che è un buon
prodotto, con un ottimo potenziale, io mi devo fidare, visto che non l'ho mai
assaggiato...
Ma se parliamo di marketing, allora lasciatemi esprimere delle perplessità:
- Il marchio è comunque giovane (per non parlare della denominazione "Italian
whisky"...), e l'idea di posizionarsi nella fascia medio alta non mi pare tanto
felice, prima di farsi conoscere...!!
- Parlare già di collezionismo, per un prodotto appena nato, mi pare assurdo...
- Il prezzo esorbitante per un tre anni fa passare la voglia!!...ed in quanto a
Kilchoman, non mi pare che dopo...quant'è?...sette anni i prezzi siano
triplicati (il cask strenght, un 5 anni, a Livigno lo paghi 70 euro!!!...)
- Eppoi è tutto l'ambaradan creato attorno (sono l'unico a cui il famoso "cubo
da architetto" non piace per niente?...) che mi sa di p...(fa rima con famoso...!):
il nome che richiama la Scozia ma anche la "purezza", lo pseudo retaggio italico
(che c'entra il Marsala con l'Alto Adige?...) che finisce ad Islay (quell'isola tira
sempre, eh?...), il giochino dell'invecchiamento nel forte della 2a guerra (dalla
morte alla...acqua di vita?...)....!!!
Perdonatemi, ma io passo!!!...
Ciò non toglie che se qualcuno me lo offre, posso anche assaggiarlo...!!
...e comunque sempre disposto a cambiare idea!!!
PS: Tra l'altro, secondo me è ancora più "provinciale" evitare le critiche ad una
azienda solo perchè italiana che snobbarla per il famoso "nemo propheta in
patria"...!!
