da Jesse_custer
ven gen 15, 2016 12:32 pm
Leggendo il thread “Quando vi chiedono... come iniziare?” e trovando la descrizione della tipologia “frustato” di CaskStrength mi è venuto spontaneo chiedermi… ma perché il whisky rispetto ad altri distillati abbia una piccola “accezione negativa” tale da renderlo piuttosto “inviso” ai meno avvezzi?
In pratica… quali sono stati i nemici del whisky?
Io credo che il nostro amato distillato paghi pegno rispetto ai cugini a causa della pessima pubblicità più o meno occulta alla quale è stato, negli sottoposto negli anni.
Per prima cosa i “FILM AMERICANI” nei quali a bere whisky sono solo rudi cowboy (figura difficilmente esportabile in europa e quindi poco interessante dal punto di vista del marketing nostrano) oppure ricchi affaristi/corrotti che bevono strane misture ambrate versate da anonime bottiglie di cristallo in tumbler con tanto ghiaccio. (ora, non so voi, ma… anche questa figura mi sembra poco adattabile ai più… oltretutto… non credo si gustino Scotch in quella maniera).
Un po’ più utile e moderna la figura dell’antieroe che al bancone di un bar ordina un “whisky doppio” per rifarsi di qualche sconfitta per dimenticare o ripartire (a livello marketing più attuale ma, da qui a fare crescere la curiosità per un assaggio… ce ne vuole e, tanto, alla fine sarà Jack Daniels”).
Ora, va da se che… i “film americani” incentrano il marketing al LORO mercato ed abbiano fatto i conti benissimo per loro (facendo un pessimo gioco per ciò che non sia distillato dalle loro parti) mentre… da noi… cosa è successo?
Nei film “europei” impossibile dimenticare gli anni ’70 e ’80, quelli con etichette in bella vista, quello con una dellle GAG più belle di sembre a base di “Vat 69” e, ammetiamolo, una serie di prodotti di ultima fascia che… oltre a riempire il nostro italico stivale di “Glen grant 5” hanno fatto credere ai più che il whisky sia solo “glen grant 5, four roses e… altro”… chi li ha assaggiati per curiosità a suo tempo credo oggi preferisca il rum
Poi è arrivata la pubblicità del Chivas (bella, calda elegante e, passando in TV ed essendo reperibile ovunque l’ha fatto passare per il TOP!!! (apro parentesi, il chivas per il whisky è come la Bose per gli audiofili, tutti quelli non del settore pensano che sia il massino perché lo vedono in TV e al supermercato mentre….).
Quindi, anche qui, se diciamo che “ci piace whisky” passiamo per bevitori di Glen Grant 5 e… capisco la frustrazione
In pratica… quali sono stati i nemici del whisky?
Io credo che il nostro amato distillato paghi pegno rispetto ai cugini a causa della pessima pubblicità più o meno occulta alla quale è stato, negli sottoposto negli anni.
Per prima cosa i “FILM AMERICANI” nei quali a bere whisky sono solo rudi cowboy (figura difficilmente esportabile in europa e quindi poco interessante dal punto di vista del marketing nostrano) oppure ricchi affaristi/corrotti che bevono strane misture ambrate versate da anonime bottiglie di cristallo in tumbler con tanto ghiaccio. (ora, non so voi, ma… anche questa figura mi sembra poco adattabile ai più… oltretutto… non credo si gustino Scotch in quella maniera).
Un po’ più utile e moderna la figura dell’antieroe che al bancone di un bar ordina un “whisky doppio” per rifarsi di qualche sconfitta per dimenticare o ripartire (a livello marketing più attuale ma, da qui a fare crescere la curiosità per un assaggio… ce ne vuole e, tanto, alla fine sarà Jack Daniels”).
Ora, va da se che… i “film americani” incentrano il marketing al LORO mercato ed abbiano fatto i conti benissimo per loro (facendo un pessimo gioco per ciò che non sia distillato dalle loro parti) mentre… da noi… cosa è successo?
Nei film “europei” impossibile dimenticare gli anni ’70 e ’80, quelli con etichette in bella vista, quello con una dellle GAG più belle di sembre a base di “Vat 69” e, ammetiamolo, una serie di prodotti di ultima fascia che… oltre a riempire il nostro italico stivale di “Glen grant 5” hanno fatto credere ai più che il whisky sia solo “glen grant 5, four roses e… altro”… chi li ha assaggiati per curiosità a suo tempo credo oggi preferisca il rum

Poi è arrivata la pubblicità del Chivas (bella, calda elegante e, passando in TV ed essendo reperibile ovunque l’ha fatto passare per il TOP!!! (apro parentesi, il chivas per il whisky è come la Bose per gli audiofili, tutti quelli non del settore pensano che sia il massino perché lo vedono in TV e al supermercato mentre….).
Quindi, anche qui, se diciamo che “ci piace whisky” passiamo per bevitori di Glen Grant 5 e… capisco la frustrazione
