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da 777 lun apr 23, 2012 10:40 am
Pur avendo già in cantina il cask strenght batch 02 ancora da aprire, ho approfittato di una buona offerta e mi son portato a casa questo per due monete bucate.
Finito il Caol Ila 12, ho deciso di passare subito per le armi questo Laphroaig.

Al naso è strano. E' molto contenuto, compatto. Pensavo fosse ancora troppo chiuso, gli ho dato tempo, e poi ancora tempo, e poi ho provato ad aggiungere anche un po' d'acqua, ma niente da fare. Non è quello che mi aspettavo. Non è uno di quegli whisky che saltano su dal bicchiere da soli: è uno di quelli che io chiamo lazzaroni. Devi cacciarci dentro il naso per pescarli. L'alcool è poco evidente, e a questa gradazione la cosa ha dell'incredibile. E per quanto mi riguarda non è affatto un difetto.

Al palato. E' morbido, gradevole. Vaniglia, nocciola, liquirizia. Ha una dolcezza cremosa, differente ad esempio dalla dolcezza secca e grappesca di un Lagavulin.
L'acqua aumenta la vaniglia.
Per me è di corpo pieno, è molto soddisfacente al palato, con una sensazione appagante di pienezza.

Finale. Persistente, una vaniglia che si asciuga in liquirizia dolce (rotelle di liquirizia), che sembrano sciogliersi in bocca in mille sfumature morbide. Un po' di fenolico, un po' di medicinale, ma senza esagerare. Solo dopo arriva una nota più fresca. Non la canfora-eucalipto di un Uigeadail, ma comunque un accenno di mentuccia che lascia una bocca molto piacevole, fresca.

Di fatto è solo il terzo Laphroaig che bevo, e l'unico che ho bevuto per più di un bicchiere. Prima solo Quarter Cask e Triple Wood. E' più vicino al Quater che al Triple.
Me l'aspettavo diverso, ma che dire ? E' molto godibile. Se mi chiedete cosa ha Laphroaig rispetto agli altri isolani, io dico dolcezza cremosa. Grande bevibilità, e con un pizzico di mare in più sarebbe stato da urlo.
Ne sono contento, è un bestione cremoso, sornione, per nulla aggressivo, ma di buona sostanza.

Curiosità. Mia moglie, che non beve mai whisky, ma spesso ne commenta l'odore, ad una mia precisa domanda mi ha detto:" Questo non è molto torbato, sa un po' di Drambuie, e comunque non puzza come quelli dalla bottiglia verde (n.d.r. Ardbeg)"
:slainte:
da angelshare lun apr 23, 2012 2:41 pm
L'oleosita' e, come la chiama Claudio, la masticabilita', sono un po' la caratteristica degli ultimi Laphy, rispetto a quello vecchi. Rispetto ai triple wood o ad altri "finishing" comunque trovo queste espressioni più vere/meno addomesticate. Purtroppo devo dire che ultimamente mi capita piu' spesso di bere laphroig di alta qualita' da imbottigliatori indipendenti che non dalla casa madre, ma questo e' inevitabile dovendo la distillerie seguire i gusti di molte persone e non le nicchie. E i laphy a me piaccono molto giovani, proprio tra 10 e 12 anni.

Davide Terziotti
angelshare.it
Notizie e curiosita' dal pianeta whisky
da 777 gio mag 03, 2012 4:50 pm
La bottiglia scende di livello, qualche perplessità resta.
Olfattivamente parlando è una bottiglia da dimenticare. Quando apro un buon islay mi piace sentire l'odore fenolico che si insinua nell'ambiente ancor prima di versare. E' un odore meraviglioso che mi fa venir l'acquolina in bocca.
Ma questa bottiglia no. Manco a squoterla.
E cosi nel bicchiere, al naso non se ne cava un ragno secco, solo aromi sciapi, blandi, come slavati.
Mi viene perfino il dubbio che abbia avuto qualche problema di conservazione, sbalzi di temperatura....boh.....
Secondo me (complottista !) non ha neppure i gradi che dice di avere. Non li sento, non li sento. Ha la stessa gradazione di un Ardbeg Corryvreckan. Ma con il corryvreckan faccio fatica ad avvicinare il naso al bicchiere se non diluito.....con questo potrei tuffarmici. Che stranezze.
In bevuta rimane invece un buon whisky. E il finale lo salva alla grande. Nel mentre che la bottiglia scende di livello ho scoperto alcune sfaccettature nuove: la castagna soprattutto. Il finale è marino, salmastro, fresco e mi piace un sacco.
Mah, che dire ? Son curioso di aprire la versione batch n.2
Non che sia malaccio questa, ma mi aspettavo qualcosina in più.
da marco77 gio mag 03, 2012 6:05 pm
777 ha scritto: Ha la stessa gradazione di un Ardbeg Corryvreckan. Ma con il corryvreckan faccio fatica ad avvicinare il naso al bicchiere se non diluito.....con questo potrei tuffarmici.

L'Ardbeg è per uomini duri... :lollol:

Let’s keep it fun; whisky’s no serious matters (unless you have to make a living out of it, or if you down way too much of it). Serge Valentin
da angelshare gio mag 03, 2012 7:15 pm
Io il fatto che l'alcool non si senta non lo vedo un difetto, anzi. Ma sono anche gusti, è anche bello sentire come varia aggiungendo acqua.
Su islay=fenolico avrei delle perplessitá, ovvio che essendoci torna ci possa essere, ma PPM a parte a volte è ben mascherato altri profumi o dalla maturazione.
Ad esempio il Laph 21 di silver seal in sherry ce l'aveva ben evidente, nonostante lo sherry.

Davide Terziotti
angelshare.it
Notizie e curiosita' dal pianeta whisky
da I love Laphroaig ven mag 04, 2012 10:00 am
777, dimenticati i tre batch, se già il 55,7% lo trovi appiattito questi 3 recenti cask strength non potranno che deluderti. Personalmente trovo il 55,7% un discreto dram, per me il punto di riferimento rimane il vecchio 57,3% che oggi si trova solo a prezzi da gioielleria. Se va in porto la degustazione di Laphroaig di Francesco (anni 70, 80,90, ecc), lì avremo tutte le risposte :roll:

Claudio Riva 8-)
I love Laphroaig, www.laphroaig.it
WhiskyClub Italia, www.whiskyclub.it
da 777 gio set 13, 2012 3:48 pm
Batch 2 8-)
E qui mi sono trovato davvero una buona bottiglia.
Siamo quasi ai livelli di Ardbeg. Partiamo da una cosa: molto, molto bevibile nonostante i gradi, ma un po' d'acqua ci sta bene, decisamente.
L'influenza del legno c'è: la vaniglia, che tanto si nota nel buon Quarter Cask, in realtà c'è anche qui, ed evidente. Ma a me piace, non è un problema.
Ecco: solo che dopo questo non additerei il QC come eretico, suvvia.
E poi andiamo sul sentimentale: io adoro sentire il mare nel whisky, e questo è, assieme a certi Ardbeg, uno dei migliori: labbra salate, salsedine, alghe, scogli, vento, schiuma di mare.
E' l'Atlantico, signori.
E questo è quello che amo trovare in una bottiglia.
Considerazioni finali: per me un classico, con un buon rapporto qualità-prezzo. Un whisky dalla spiccata mineralità su di uno sfondo vanigliato in punta di pennello, e con un finale dalla sapidità selvaggia.
Per Uomini, insomma.